Come diventare bibliotecario: studi e possibilità

Ti stai chiedendo come diventare bibliotecario?

Se sei un amante dei libri e vorresti farne una professione, sei nel posto giusto: in questa guida troverai tutte le informazioni per diventare bibliotecario, dal percorso di studi ai requisiti migliori per accedere alla professione.

Lavorare in biblioteca è l’ambizione di molti giovani studenti: se hai una passione per l’archivistica e ami stare in mezzo a centinaia di volumi, sicuramente quella del bibliotecario è la professione ideale per te. Ma come fare per intraprendere questa strada? Scopriamolo subito nei prossimi paragrafi della nostra guida.

Ecco come lavorare in biblioteca

Il lavoro nelle biblioteche è ricercatissimo da chi ama la lettura e vorrebbe intraprendere una professione immerso nei libri. Ecco tutto quello che devi sapere su come diventare bibliotecario.

Chi è il bibliotecario e cosa fa?

Amare i libri e poter fare di questa passione una professione è un sogno che può diventare realtà.

Il bibliotecario è colui che, come dice la parola stessa, lavora all’interno di una biblioteca. Il suo ruolo consiste nel trattare e catalogare quotidianamente dei testi. L’attività di archiviazione, che cambia a seconda della biblioteca, ha un metodo e delle caratteristiche che contraddistinguono l’approccio alla professione, soprattutto nel mondo odierno ricco di tecnologia.

Infatti, la catalogazione oggi avviene tramite database online, così come la ricerca dei libri, non solo stampati ma anche in rete. La tipologia e l’età sono le basi principali per una catalogazione. Il bibliotecario ha a che fare anche con libri antichi, manuali tecnici, libri di narrativa o di viaggio, di attualità o biografici, storici, artistici o letterari.

Esistono inoltre dei testi unici, rari o molto antichi che devono essere trattati in maniera speciale e particolare.

La bellezza del lavoro del bibliotecario è anche quella di avere a che fare con una parte di mondo libri non accessibile al pubblico. Testi che non possono, per svariate ragioni, essere esposti e che devono rimanere in archivio. Alcuni, invece, sono predisposti solo alla consultazione e non al prestito.

Quando arrivano testi nuovi è cura del bibliotecario registrarli e dargli la giusta collocazione. Non solo: spesso sono richieste organizzazioni di mostre ed eventi, poi consulenze e collaborazioni con studiosi o altri professionisti del settore.

Competenze e abilità del bibliotecario

Se vuoi lavorare nelle biblioteche comunali, devi quindi formarti e acquisire competenze specifiche nel campo.

Il ruolo del bibliotecario presuppone l’attività di una persona istruita e attiva, con voglia di aiutare chi cerca libri, riviste, articoli e risorse in internet.

Ci sono diversi concorsi pubblici che riguardano questa professione, ognuno dei quali ha dei requisiti specifici per l’accesso.

In generale, i concorsi riguardano l’occupazione in Enti locali, università e scuole. Fra i più prestigiosi c’è il concorso come bibliotecario nel Ministero per i beni e le attività culturali, a cui possono partecipare coloro che sono in possesso di un diploma di laurea specialistica in Lettere, Filosofia, Materie letterarie, Storia, Giurisprudenza, Scienze politiche, Conservazione dei beni culturali, Storia.

Non solo preparazione teorica: per svolgere bene il mestiere ti occorrono anche forti abilità di programmazione e attitudine alla comunicazione, perché avrai sempre a che fare con il pubblico. Lo studio ti aiuta nell’apprendere questi elementi e ad esercitarti per migliorare le tue abilità.

Quanto guadagna un bibliotecario

Ora che abbiamo visto come diventare bibliotecario, cerchiamo di capir quanto può guadagnare un professionista che lavora con i libri.

Come abbiamo detto, per lavorare come bibliotecario puoi scegliere se tentare la strada dei concorsi pubblici o rivolgerti ad enti privati. Lo stipendio dipende, come tutti i lavori, da diversi fattori quali il tipo di contratto, l’inquadramento e se appunto si tratta di pubblico o privato.

In molte strutture c’è la possibilità di crescere professionalmente, quindi i guadagni possono aumentare. Se hai doti organizzative, se sei propositivo e intraprendente, se ci metti impegno e capacità, se sei informato e aggiornato sulle ultime novità tanto da consentire sempre un’alta qualità del lavoro sei sulla buona strada. Sono tutti fattori che aiutano a fare carriera.

I concorsi pubblici per diventare bibliotecario

Abbiamo detto che per diventare bibliotecario ci sono periodicamente dei concorsi pubblici, oltre all’occupazione negli enti privati.

Parlando dei concorsi pubblici, anche per aderire a quelli per bibliotecario bisogna anzitutto aspettare che venga pubblicato il relativo bando di concorso.

All’interno del bando di concorso troverai tutte le informazioni più importanti, dai requisiti per l’accesso alla materie di studio fino ai tempi e ai metodo di valutazione della commissione d’esame. All’interno dello stesso, inoltre, verrà anche specificato l’inquadramento retributivo.

Generalmente, per quanto riguarda il titolo di studio richiesto come requisito concorsuale, possono partecipare coloro che hanno un diploma di laurea specialistica in Lettere, Filosofia, Materie letterarie, Storia, Giurisprudenza, Scienze politiche, Conservazione dei beni culturali, Storia.

I corsi di laurea Unicusano per lavorare con i libri

Se lavorare con i libri ti piace e hai in mente di partecipare ad un concorso pubblico, i corsi di laurea Unicusano afferenti all’area giuridica o a quella politologica rappresentano la soluzione ideale.

Il corso di laurea in giurisprudenza, di durata quinquennale, ti permette di:

  • Acquisire una padronanza degli elementi della cultura giuridica di base nazionale, internazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi e istituti del diritto positivo;
  • Attuare un approfondimento di conoscenze storico-filosofiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva teoretica e dell’evoluzione diacronica degli stessi;
  • Acquisire capacità di progettazione e stesura di atti giuridici (negoziali, processuali, normativi) adeguatamente argomentati, prodotti anche con l’uso di strumenti informatici;
  • Acquisire capacità critiche e autonomia di giudizio, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi e applicativi del diritto positivo, anche in ambito economico.

I corsi di laurea afferenti all’area politologica sono:

  • Corso di Laurea Scienze politiche e relazioni internazionali (L-36)
  • Corso di Laurea Magistrale in Relazioni internazionali (LM-52)

Il Corso di Laurea Scienze politiche e relazioni internazionali ha lo scopo di offrire allo studente nuove conoscenze e reali competenze in campo, politologico, economico e giuridico. La vocazione interdisciplinare di questo corso è dimostrata dall’attivazione di cattedre relative a diversi settori disciplinari, ad esempio in ambito storico (M-STO/04), storico-politico (SPS/02, SPS/06), sociologico (SPS/04, SPS/07), filosofico (SPS/01), giuridico (IUS/01, IUS/09, IUS/13, IUS/21), economico-sociale (SECS-P/01, SECS-S/01, MGGR/02).

A seguito del titolo triennale, potrai continuare i tuoi studi con il Corso di laurea magistrale in Relazioni internazionale e proseguire la tua specializzazione.

La metodologia telematica è la vera innovazione dei nostri corsi di laurea: potrai fruire delle lezioni comodamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore 24, 7 giorni su 7.

Per iscriverti ai nostri corsi di laurea e diventare uno studente Unicusano, compila il form o chiama il numero verde 800.98.73.73


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