Trasformazione digitale: in che modo può favorire l’ingresso nel mondo del lavoro?

È un dato di fatto: oggi, tutti sfruttiamo il potere della digitalizzazione, in qualsiasi ambito della vita. Talvolta, lo si fa senza pensarci, poiché le azioni che si compiono con maggiore frequenza si sono trasformate in veri e propri automatismi. Il lavoro, poi, e le possibilità che ne derivano non sono da meno.

Infatti, ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione in ambito culturale che non si limita semplicemente all’introduzione e al conseguente sfruttamento dei dispositivi high-tech di uso comune. Sulla base di questa realtà, il modo di concepire l’attività lavorativa non poteva restare esente dalla trasformazione che il tessuto sociale ha subito e continua a subire nel tempo. Per questo motivo, acquisire le conoscenze necessarie in ambito digitale può rappresentare una svolta, facilitando l’ingresso al mondo del lavoro. In che modo? Facciamo il punto della situazione.

Perché il digitale apre le porte del mondo del lavoro

Siamo onesti, il concetto di digitalizzazione non si limita alla presenza di un computer e di una connessione internet entro le mura del proprio ufficio. Tutt’altro. L’obiettivo, infatti, è quello di imparare a manipolare il potenziale che ci viene offerto dall’innovazione tecnologica per migliorare il processo lavorativo in senso lato. Ma quali competenze bisogna avere e quali sono i benefici del digitale?

Quali sono i benefici indotti dal digitale

Sul fronte benefici, è chiaro che con l’introduzione del digitale non solo va a migliorare la produttività ma incrementa la soddisfazione dei clienti e degli stessi lavoratori, che vengono aiutati nelle attività. I vantaggi più evidenti sono:

  • Ottimizzazione dei tempi utili per portare a termine un lavoro;
  • Miglioramento dell’assistenza ai clienti;
  • Aumento dello scambio di idee tra colleghi fisicamente distanti;
  • Riduzione dello stress percepito dai lavoratori;

L’importanza delle digital skills

Nello specifico, le digital skills – conoscenze digitali – seguono gli sviluppi e l’evoluzione tecnologica che hanno investito il mondo del lavoro, trasformandone profondamente le dinamiche. Tra gli aspetti che hanno risentito di più di questa trasformazione, non ci si può esimere dal citare la comunicazione e gli strumenti che vengono utilizzati per renderla possibile.

Ne deriva che, affinché sia possibile approvvigionarsi dei vantaggi che ne derivano, occorrerà riuscire a muoversi correttamente all’interno degli ambienti virtuali in cui si opera.

Ragion per cui, nel momento in cui si parla di digital skills, non si fa riferimento solo ed esclusivamente a quelle competenze avanzate, necessarie alla formazione di figure professionali del settore. Al contrario, si include quella destrezza e abilità attraverso cui è possibile districarsi nell’utilizzo dei mezzi tecnologici, non solo sul lavoro ma nella vita d tutti i giorni.

La prima distinzione sarà quindi quella tra digital soft skills e digital hard skills.

Quali sono le digital skills di base

Le digital skills di base hanno un range che va dall’utilizzo del computer alla creazione di software. A conti fatti, nella considerazione che la tecnologia si evolva facilmente, anche le competenze di base seguono il flusso e possono mutare piuttosto rapidamente.

Inoltre, le digital soft skills includono le capacità atte a sapersi muovere senza difficoltà affrontando i vari aggiornamenti in uscita appannaggio dei nuovi prodotti tecnologici, capendone quindi il funzionamento.

In sintesi, sono quattro le categorie di digital soft skills individuate:

  • Knowledge Networking, coinvolge le capacità necessarie a gestire il flusso di dati e informazioni relativi ai contenuti digitali: navigazione sul web, condivisione sui social network ecc;
  • Virtual Communication, fa riferimento alla capacità di riuscire a curare la comunicazione attraverso le tecnologie digitale apposite;
  • Digital Awareness, sempre in ambito comunicativo – per essere sicuri di veicolare al meglio i contenuti adeguati – occorre rispettare alcune regole che vigono in rete, relative alla privacy e alle maniere corrette per esprimersi;
  • Self Empowerment, come suggerisce il significato stesso dell’espressione, intende la crescita dell’individuo, sia nel contesto lavorativo che a livello personale. Vale a dire che, al netto che la conoscenza tecnologica non sia un valore che si arresta ma è in continua evoluzione, è necessario avere consapevolezza delle proprie conoscenze – inclusi i limiti – per poter continuare a crescere.

Quali sono le digital hard skills

A seguire, le digital hard skills sono quelle competenze più avanzate che possono essere acquisite grazie a percorsi di studi mirati o, in alternativa, tramite corsi specifici all’interno dell’ambito lavorativo.

Per fare in modo che i dipendenti possano perfezionare la propria figura professionale aumentando le competenze a loro carico, molte aziende decidono di investire su corsi di formazione ad hoc, per dare la possibilità ai propri collaboratori di migliorare: un risvolto utile sia per una questione di mera crescita personale, per il dipendente, che per un aumento della produttività da parte della stessa azienda.

Queste competenze riguardano perlopiù il settore del web marketing che sfrutta le modalità corrette per promuovere la comunicazione pubblicitaria dell’azienda che ne ha bisogno. Così, grazie ad un tipo di formazione improntata su questo linguaggio, si riuscirà ad interagire in tempo reale e con l’approccio corretto sia con i clienti effettivi che con quelli potenziali, aumentando esponenzialmente il bacino d’utenza.

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Credits Immagine: DepositPhotos / peus


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