Cos’è il diritto informatico e cosa disciplina

Quando parliamo di diritto informatico facciamo riferimento a quel complesso di normative che disciplinano i rapporti tra fornitori di apparecchiature e servizi informatici ed utenti finali.

Conoscere queste leggi è fondamentale per tutti coloro che ambiscono a lavorare nel mondo della sicurezza informatica, in Italia e non solo. In questa guida dell’Università Niccolò Cusano di Bologna faremo chiarezza sulla definizione di diritto informatico e di tutto ciò che rientra all’interno di questo ambito. In particolare, il diritto informatico ingloba sia principi giuridici generali (ne sono un esempio le garanzie sulle apparecchiature elettroniche), sia principi più specifici legati, ad esempio al diritto d’autore, alla proprietà intellettuale, alla brevettabilità del software, all’Open Source e alla sicurezza informatica.

Le normative possono cambiare da Paese in Paese: ecco le aree soggette a maggior regolamentazione e i principi guida normativi a cui fare riferimento.

Diritto informatico e internet: cosa c’è da sapere

Se sei uno studente di giurisprudenza a Bologna, vorrai sicuramente saperne di più sulle aree di competenza del diritto informatico. Questo argomento è estremamente attuale e dibattuto, soprattutto se facciamo riferimento a tematiche come il “governo di Internet”. La necessità primaria è proprio quella di trovare l’equilibrio normativo tra il rispetto della libertà di espressione e la tutela dei diritti di tutti. Altre tematiche che trovano molto spazio nel dibattito sul tema fanno riferimento alla privacy, alla proprietà intellettuale e alla criminalità informatica. Ecco di cosa stiamo parlando.

Una definizione di diritto informatico

Come abbiamo accennato, il diritto dell’informatica fa riferimento a tutte quelle leggi che regolano i comportamenti legati all’uso del computer e della rete. Si tratta di una disciplina molto ampia, che racchiude al suo interno una serie di sotto-discipline come, ad esempio, il diritto penale dell’informatica e il diritto tributario dell’informatica.

Ben diverso è il concetto di informatica giuridica, che spesso viene utilizzato come sinonimo. In realtà sono due concetti estremamente diversi: l’informatica giuridica fa infatti riferimento all’utilizzo del computer e dei mezzi informatici da parte dei giuristi. Dietro a questa definizione si intendono tutte quelle modalità di applicazione delle tecnologie informatiche e telematiche alla teoria e alla pratica del diritto.

A cosa fa riferimento il diritto informatico

Il diritto informatico abbraccia diverse tematiche soggette a regolamentazione.

Tra i temi più dibattuti vi è, ad esempio, quello relativo alla “proprietà intellettuale“, ossia il diritto di creatori e inventori di avere il monopolio sullo sfruttamento delle loro opere, tutelandosi dallo sfruttamento da parte di soggetti non autorizzati. Direttamente collegato a questo tema c’è quindi il copyright delle opere che circolano online e su supporti digitali, oltre alla questione relativa alla pirateria.

Le aree di interesse dei diritti di proprietà intellettuale sono essenzialmente marchi e brevetti; in Italia questa tutela normativa viene garantita dal “Codice della proprietà industriale” che raccoglie tutte le norme attinenti al campo dei brevetti e dei marchi.

Nel diritto informatico rientrano anche tutte quelle norme che stabiliscono principi a cui i computer e le reti devono sottostare: in particolare parliamo di attività come cracking, privacy e spamming (invio di posta indesiderata). Sono presenti anche normative  che riguardano, ad esempio, il commercio elettronico, la tassazione, la protezione del consumatore e la pubblicità.

Vi sono anche Stati che pongono regole sull’accesso pubblico a informazioni governative e accesso individuale a informazioni tenute da soggetti privati. In alcuni Paesi l’accesso a Internet o ad alcune piattaforme è anche limitato per legge.

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