Quali sono gli stili di citazione: una panoramica

Stai scrivendo la tua tesi di laurea e vuoi sapere quali sono i vari stili di citazione?

In questa guida troverai tutte le informazioni riguardo gli stili di citazione, quali sono i più adatti e come riportarli in modo adeguato.

Ma prima di tutto, sai cos’è uno stile di citazione? Con questo termine si intende un insieme di regole che ci guidano alla corretta citazione delle fonti e delle referenze bibliografiche di cui ci siamo avvalsi durante la stesura del testo accademico.

Infatti, quando si utilizzano le idee o le teorie elaborate da qualcun altro, o si trascrivono (o si fa la parafrasi) qualsiasi fonte esterna (sia essa libro, sito web, rivista ecc) bisogna anche citare l’autore di tale fonte. Non farlo significherebbe appropriarsi di un’idea altrui e quindi commettere un plagio punibile per legge.

Perché esistono tanti modi per redigere la bibliografia?

Ogni tipologia segue istruzioni precise stabilite da associazioni scientifiche e case editrici in base all’ambito disciplinare di riferimento.

Tutti gli stili di citazione per imparare a scrivere nel modo giusto la bibliografia

Scrivere la bibliografia è obbligatorio se non vuoi rischiare il plagio: farlo nel modo corretto è altrettanto fondamentale. Esistono vari modi per citare le fonti nella tua tesi di laurea, e come abbiamo detto, si sceglie il metodo corretto a seconda della facoltà che si frequenta.

Scopriamo i vari stili di citazione e come si riportano correttamente.

Stile APA: discipline psicologiche-sociali

Lo stile di citazione APA viene utilizzato soprattutto nelle discipline di scienze sociali e psicologiche.

APA è l’acronimo di American Psychological Association, l’associazione che lo ideò. Nel testo la fonte è citata in forma abbreviata, mentre nei riferimenti bibliografici in forma completa.

Pertanto, nel testo sarà:

citazione (Nome Cognome, anno).

Nei riferimenti bibliografici invece:

Cognome, N. (anno). Titolo. Sottotitolo. Luogo: Casa editrice.

Stile di citazione Harvard: discipline economiche

Lo stile Harvard è usato soprattutto in ambito economico. In questo caso, nel testo sono citati autore e data di pubblicazione.

Il nome e la data vanno messi tra parentesi (fa eccezione nel caso in cui si menziona il cognome dell’autore nel testo).

Poi, la citazione deve essere trascritta per esteso e messa alla fine in elenco della bibliografia in ordine alfabetico.

Se l’autore non è specificato, basta fare riferimento alla prima parola dell’opera. In caso di più opere scritte dal medesimo autore, si citano in ordine cronologico di pubblicazione.

La struttura sarebbe questa:

NOME COGNOME (anno) – Titolo opera, casa editrice, luogo di pubblicazione, n° delle pagine totali.

Stile di citazione Vancouver: discipline biomediche

Risalente agli anni ‘70, lo stile Vancouver è utilizzato in ambito medico e si basa sul sistema numerico. Ciò significa che la fonte non viene citata nel testo, ma solo ed esclusivamente in una nota bibliografica.

Pertanto, lo stile Vancouver risulterà in questa maniera:

Nel testo, accanto alla citazione, compare un numero, che riporta alla nota bibliografica scritta in questo modo:

Cognome E lettera iniziale del Nome. Nome Opera. Luogo di pubblicazione: casa editrice; data di pubblicazione.

Bibliografia con stile Chicago: discipline umanistiche e ingegneristiche

Lo stile Chicago, che deve il suo nome al The Chicago Manual of Style ed è utilizzato per le discipline umanistiche, ma anche nell’ambito informatico e nell’ingegneria elettronica.

Questo stile ha un sistema di notazione con due varianti, A (per il settore umanistico) e B (per il settore tecnico scientifico):

  • Chicago A: la fonte completa viene indicata in una nota a piè di pagina e in bibliografia. Nella nota a piè di pagina scriverai Nome Cognome, Titolo (Città: Casa Editrice, anno), Pagina/e citate. Nella bibliografia invece Cognome, Nome. Titolo. Città: Casa Editrice, anno.
  • Chicago B: la fonte viene indicata in forma abbreviata nel testo e poi completa nella bibliografia. Dunque, nel testo: (Cognome autore/i anno, pagina della citazione). Nella bibliografia: Cognome, Nome. Anno. Titolo. Città: casa editrice.

Riferimenti bibliografici con lo IEEE: discipline ingegneristiche

Anche lo stile IEEE è utilizzato per le discipline tecniche come il Chicago B.

Questo stile di cilazione è stato ideato dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers e ora vediamo come viene strutturato.

Nel testo, dopo la citazione, andrà messo un numero progressivo: es. [1]

Nella bibliografia, le note saranno elencate in ordine di apparizione:

[1] Nome Cognome, nome dell’opera, luogo di pubblicazione: casa editrice, anno di pubblicazione.

Stile Oscola: discipline giuridiche

Lo stile OSCOLA, acronimo di Oxford University Standard for Citation of Legal Authorities, è quello usato in ambito giuridico. Se sei iscritto alla facoltà di giurisprudenza a Bologna e stai preparando la tesi, dunque, tieni a mente questo stile di citazione.

Nelle note a piè di pagina:

1 Nome Cognome, nome dell’opera (casa editrice, anno) numero di pagina.

Nella bibliografia:

Nome Cognome, nome dell’opera (casa editrice, anno).

Stile di citazione MLA: discipline linguistiche

Lo stile di citazione MLA, acronimo di Modern Language Association, si utilizza in ambito linguistico.

Nelle note, occorre citare in questa maniera:

(Cognome autore pagina-e)

Mentre nella bibliografia:

Cognome, Nome. Titolo dell’opera. Luogo di pubblicazione: casa editrice, anno di pubblicazione. Formato del documento

Sugli stili di citazione abbiamo detto proprio tutto, per oggi: non ci resta che augurarti in bocca al lupo per la tua tesi di laurea.

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Credits Immagine: DepositPhotos / sinseeho


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