Come funziona il concorso per la carriera diplomatica

La carriera diplomatica è una delle più ambite dagli studenti di Scienze Politiche di Bologna.

La diplomazia si propone come obiettivo primario quello di condurre le relazioni internazionali del proprio Paese, accanto all’erogazione di un supporto verso i cittadini residenti in patria e in un Paese estero.

Diventare diplomatico richiede una serie di requisiti e di abilità, fondamentali per poter accedere al concorso per la carriera diplomatica bandito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

Se hai intenzione di intraprendere questo percorso, ecco quello che devi sapere sul funzionamento del concorso per accedere alla professione.

Cos’è e come funziona il concorso diplomatico

Il concorso per diplomatici viene bandito dal MAECI generalmente con cadenza annuale.

Per accedere al concorso, sono necessari alcuni requisiti come ad esempio la cittadinanza italiana, l’idoneità psico-fisica e una laurea magistrale Finanza, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Relazioni internazionali, Scienze delle pubbliche amministrazioni, Scienze economiche per l’ambiente e la cultura o Economia. Inoltre, il concorso fissa il limite anagrafico a 35 anni e impone ai candidati di non aver avuto condanne penali.

Le prove del concorso per diplomatici

Il concorso per la carriera diplomatica prevede una serie di prove da superare.

La prima prova da affrontare è la prova attitudinale scritta. Questa prova consiste in un test a risposta multipla con 60 domande, che possono vertere su quesiti di logica come successioni numeriche o operazioni di calcolo.

La seconda prova è quella scritta, atta a testare le conoscenze del candidato su diverse materie, dalle relazioni internazionali al diritto internazionale e dell’UE, fino alla politica economica. Inoltre, il candidato dovrà dimostrare la conoscenza della lingua inglese e di un’altra lingua straniera.

Al termine degli scritti, la Commissione effettua una valutazione dei titoli dei candidati, assegnando un punteggio in base ai titoli conseguiti (ad esempio master post universitari) e al background (esperienze lavorative come funzionari).

Alla prova orale accedono solamente coloro che superano gli scritti. Si tratta di una prova obbligatoria sulle materie delle prove scritte con alcune integrazioni come il Diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo), la contabilità di Stato, le nozioni istituzionali di diritto civile e di diritto internazionale privato, la geografia politica ed economica.

Inoltre la prova orale comprende anche un test di informatica, che ha una sua valutazione.

Se pensi che la carriera diplomatica sia la tua vocazione, inizia da un Corso di Laurea Unicusano in Scienze Politiche. Per qualunque riferimento sui concorsi, ti consigliamo di tenere in contatto il sito MAECI.


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